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Analisi del concetto
Il fenomeno del revenge porn consiste nella diffusione online di immagini o video intimi senza il consenso dei protagonisti, spesso come vendetta dopo la fine di una relazione o per umiliare o ricattare la vittima. Questo è collegato al sexting, dove le immagini sono inizialmente condivise consensualmente tra i partner. Le conseguenze includono la distruzione della reputazione e gravi traumi psicologici che possono portare al suicidio. La maggior parte delle vittime sono donne, che soffrono vergogna, perdita di autostima e isolamento sociale.
In Italia, il revenge porn è punito dalla legge n.69 del 2019, nota come "Codice Rosso", che prevede reclusione e multe per i colpevoli. La legge include anche aggravanti per reati commessi da ex partner o contro persone vulnerabili. Inoltre, le vittime possono chiedere al Garante della Privacy la rimozione delle immagini diffuse.
Nonostante gli sforzi legislativi, il fenomeno è in aumento a causa della facilità di diffusione offerta dalla tecnologia e dai social media. Le difficoltà di rimuovere completamente i contenuti una volta online e i problemi culturali e sociali complicano ulteriormente la lotta contro il revenge porn.
Un'altra problematica collegata è il grooming, dove i pedofili costruiscono relazioni di fiducia con i minori per ottenere materiale sessuale. La legge italiana affronta anche la pornografia minorile, con pene severe per chi coinvolge i minori in attività sessuali. Le misure legislative continuano ad evolversi per arginare questi fenomeni.
Epistemologia
L'epistemologia, lo studio della natura, dell'origine e dei limiti della conoscenza, assume un ruolo cruciale nel contesto del revenge porn. Questo fenomeno, che implica la diffusione non consensuale di immagini o video sessualmente espliciti, solleva importanti questioni epistemologiche riguardanti il controllo e la proprietà della conoscenza intima. La divulgazione di tali materiali rappresenta una violazione della privacy e della fiducia, distorcendo il contesto originale in cui queste informazioni erano condivise.
Dal punto di vista epistemologico, il revenge porn pone domande sulla veridicità e l'interpretazione delle informazioni. Le immagini e i video, una volta pubblici, possono essere estrapolati dal loro contesto e utilizzati per scopi diffamatori, rendendo difficile distinguere tra ciò che è autentico e ciò che è manipolato. La credibilità delle fonti è cruciale per valutare la veridicità delle informazioni.
L'epistemologia aiuta anche a comprendere come le informazioni sono interpretate e utilizzate. Ad esempio, un'immagine condivisa consensualmente può assumere un significato diverso se diffusa senza consenso. Le metodologie epistemologiche sviluppano approcci rigorosi per la verifica delle prove, riducendo il rischio di false informazioni. Inoltre invita a considerare le implicazioni etiche della produzione e diffusione della conoscenza. Il revenge porn non è solo una violazione della privacy, ma anche una questione di giustizia e rispetto per la dignità umana. Riflettere epistemologicamente su questo fenomeno aiuta a comprendere come le pratiche conoscitive possono essere moralmente e socialmente inaccettabili, e a sviluppare strategie per proteggere le persone da tali abusi.
In sintesi, l'epistemologia offre strumenti per analizzare e comprendere le complessità del revenge porn, illuminando le intersezioni tra conoscenza, potere ed etica nella società contemporanea.
Metodo
Nella nostra ricerca io e i miei colleghi abbiamo deciso di utilizzare il metodo quantitativo. Questo approccio metodologico si rivela particolarmente utile quando è necessario estrarre conclusioni generali da una ricerca e formulare previsioni basate sui risultati ottenuti. I metodi impiegati in questa tipologia di indagine sono concepiti per raccogliere dati numerici, al fine di presentare risultati obiettivi e conclusivi, basati su un'analisi sistematica dei dati raccolti.
In questa fase abbiamo svolto un'indagine per campione, utilizzando un metodo sistematico per raccogliere dati sul comportamento, sugli atteggiamenti o sulle opinioni delle persone, interrogando un gruppo rappresentativo.
Il metodo del campionamento casuale è stato sviluppato per superare le sfide legate alla necessità di intervistare ogni singolo individuo (o studente, nel nostro contesto). Utilizzando una tabella di numeri casuali, organizzati in modo da evitare distorsioni, è possibile selezionare le persone da intervistare in un ordine completamente casuale, senza alcuna logica predefinita, al fine di garantire l'imparzialità del processo di selezione.
Per condurre la nostra indagine abbiamo utilizzato un questionario, somministrato agli studenti del campus di Chieti e di Pescara, avvalendoci di domande strutturate che prevedono l'uso di risposte multiple. Di seguito andremo ad analizzare i risultati del nostro questionario.